Il giorno della posa della prima pietra

Di: Luigi Ortalli

I manifesto per il benvenuto al Cardinale C.M.Martini

Quindici anni sono trascorsi, un periodo lunghissimo della nostra vita e tuttavia  ancora  così apparentemente vicino.

Molti di noi sono invecchiati, alcuni non ci sono più.

I ragazzi di allora sono diventati adulti, alcuni sposati  e già genitori. Eppure in tutti noi parrocchiani di allora ancora è vivo il ricordo di quei giorni, così belli per quella nostra piccola comunità, quando ci si conosceva per nome, tutti come amici.

Un oratorio quasi inesistente, per i nostri ragazzi, una antica chiesetta ma troppo piccola per una popolazione di giorno in giorno crescente.

la pergamena inserita nella “prima pietra”

La necessità di nuovi ambienti parrocchiali, la costituzione di un comitato per la nuova chiesa, voluto da Don Enrico, che esprimesse la volontà dei parrocchiani.

Le visite in Curia, con mille difficoltà e discussioni sul piano Montini, per la costruzione delle nuove chiese a Milano, con tutti i problemi relativi al loro finanziamento.

il braccio della gru posiziona la “pietra” di fianco alla croce posta al centro dell’area del futuro cantiere

21 Maggio 1988

Finalmente il Cardinale Carlo Maria Martini e la cerimonia della posa della prima pietra

Una serata stupenda, un cielo perfetto, il palco delle autorità con il Cardinale e tanta, tanta gente.

Le sue parole che ancora ricordiamo: Il momento in cui si mette la prima pietra è di grande commozione.

Il significato religioso: “Gesù è pietra viva“ ed anche voi lo dovete essere come Pietro

Su questa pietra edificherò la mia Chiesa.

Sono sensazioni ed immagini che ritornano come tanti flash, così come le piccole difficoltà organizzative.

Quella fotografia della prima pietra illuminata da uno strano ed inspiegabile bagliore a forma di colomba.

La sigillatura

Il palco delle autorità non sufficiente ad ospitare l’onorevole che, sistemato tra la folla, si lamenta dell’accoglienza non consona

Le riprese, si spaventa perché i bambini fanno oscillare il suo trabattello. L’emozione di chi, a nome del comitato, deve indirizzare il saluto al Cardinale.

Le parole del Sindaco che offrono la collaborazione del Comune per la costruzione del nuovo centro parrocchiale

La benedizione

Le parole di Don Enrico che tanto aveva desiderato questa nuova chiesa “Sento il dovere di ringraziare Dio che mi ha concesso di giungere a questo momento.”

Quanto iniziò quella sera è ora sotto gli occhi di tutti.

Migliaia di nuovi parrocchiani potranno usufruire della nuova chiesa e forse non conosceranno le tante difficoltà e le gioiose emozioni La nuova chiesa S. Maria è a disposizione di tutti, come la chiesetta di San Desiderio anch’essa restaurata completamente.

Il merito a chi ci guida dal cielo e a tutti coloro che ci hanno creduto e che hanno contribuito a queste realizzazioni.

Ringraziamo il Signore di averci reso partecipi di questa stupenda avventura.

21 maggio 1988 benedizione del terreno e della “prima pietra” (in basso il bozzetto per la realizzazione del palco)