Struttura costruttiva e
organizzazione funzionale

Di: Maria Antonietta Crippa e Gabriele Schiatti

Giugno del 1990: le cupole vengono montate a terra.
medaglia a ricordo

Già si è accennato al fatto che il nuovo complesso parrocchiale Santa Maria, sorge nella zona di recente espansione residenziale del Comune di Assago, centro ormai affermato alle porte di Milano. Il contesto   urbanistico e morfologico, privo di alcuna preesistenza storica e ambientale, ed esterno al nucleo originario del paese, ripropone i temi compositivi e distributivi delle grandi periferie urbane, del tutto mancanti di significative presenze aggregative.

La realizzazione della nuova chiesa non ha potuto modificare i rapporti tra gli assi prospettici delle vie ed il tessuto urbano preesistente, né ha potuto creare un centro nuovo, svolge però con forza la funzione di segno evocatore che richiama significati di carattere religioso, culturale ed artistico, ormai inconsueti agli abitanti degli agglomerati urbani di recente formazione. Anche il terreno presentava

particolari difficoltà ad essere edificato. A causa della sua morfologia tipica della fascia sud di Milano, si sono rese necessarie specifiche indagini geotecniche, prima di iniziare i lavori.

E’ emersa una situazione particolarmente sfavorevole a fondazioni di tipo diretto, poiché nei primi 9,00 m di profondità si sono rintracciate quantità considerevoli di limo compatto mediamente plastico misto a sabbia media, in matrice limosa. Si è inoltre costatato che livello di falda era a circa 6,00 m di profondità.

Tale conformazione geologica ha indotto i progettisti delle strutture, l’ing. Luca Formis e l’ing. Alessandro Di Cristofori, ad adottare pali prefabbricati infissi, quali opere di sottofondazione. In particolare, sono stati messi in opera pali troncoconici, da 240,00 mm di diametro, in punta, e di lunghezza variabile da 6,00 a 10,00 m, a seconda della portata rispettivamente di 40 e 55t. Pali a portata maggiore sono stati collocati in corrispondenza ai pilastri perimetrali dell’edificio, che avrebbero trasmesso i carichi maggiori.

Le opere di fondazione realizzate sono costituite da plinti collegati da travi reggi-muro lungo il perimetro della costruzione, da plinti isolati triangolari a sostegno dei pilastri centrali del piano terra. Identiche soluzioni tecniche sono state adottate per la zona sottostante il piazzale d’ingresso alla chiesa.

Sotto i volumi del vano scale-ascensore e del campanile, si sono realizzate due piastre di fondazione anch’esse sostenute da pali. Infine, per un ulteriore miglioramento della portanza dello strato superficiale del terreno, è stata eseguita una vibro-compattazione con ghiaia grossa, che ha permesso la realizzazione dei muricci di sostegno al solaio del piano terreno, senza ricorrere ad apposite fondazioni, costituendo così un vespaio aerato.

Il terreno sul quale è stato costruito il complesso parrocchiale nuovo si trova all’incrocio di due vie. Sulla strada principale -via Matteotti si affacciano le scuole ed altri servizi pubblici di Assago, nei pressi della chiesa. Quella secondaria via Carlo Alberto Dalla Chiesa di nuova realizzazione, collega gli insediamenti recenti, che sorgono nei dintorni in modo sparso, con il nucleo storico del paese.

Il terreno a forma quadrilatera ha una superficie di circa 6400 mq, circa 1000 dei quali sono occupati dalle opere parrocchiali e dalla chiesa, mentre la restante parte è attrezzata a verde ed a campi sportivi.

L’edificio della chiesa vi è disposto in modo che il suo asse principale coincida con la diagonale del quadrilatero ed il suo volume si articola in due distinti livelli.

19 e 20 giugno 1990 – posizionamento delle cupole in legno