Il progetto e la costruzione
Di: Maria Antonietta Crippa e Gabriele Schiatti
L’idea iniziale dell’ Arch. Liliana Grassi
Nel 1986-1987 fui incaricata dalla Curia Arcivescovile milanese di esaminare il progetto lasciato da Liliana Grassi per la chiesa di Assago e di assumermi l’incarico di un nuovo progetto della chiesa, che proseguisse, con semplificazioni indispensabili anche per contenerne i costi, l’idea originaria o la abbandonasse per una nuova ideazione.
Lasciata libera di decidere, volli riprendere il progetto di Liliana Grassi, poiché ritenevo importante conservare e metterne alla prova architettonicamente l’originale matrice simbolicospaziale fondamentale. Tale decisione mi parve allora non solo un doveroso atto di gratitudine per chi aveva orientato e alimentato, in anni difficili, la mia passione per l’architettura, ma anche l’occasione per segnalare e diffondere l’importante ipotesi culturale ivi espressa, fondata sulla nozione di “tradizione come distinzione nella continuità”.
Oggi più di allora sono convinta sia della giustezza dell’impianto fondamentale del progetto di chiesa di Liliana Grassi sia dell’importanza della sua nozione di tradizione. A lei sono, oggi più che mai, grata di un lascito tanto fecondo e profondamente ancorato alle vaste matrici cristiane della cultura europea
.