Geometria stellare e sistema costruttivo della chiesa
Di: Maria Antonietta Crippa e Gabriele Schiatti
Torna sovente, nella liturgia cattolica, il rimando dalla chiesa costruita con pietre a quella edificata con pietre vive ed elette, alla comunità quindi degli uomini ivi raccolti. Le prime sono intese come segno delle seconde. Sacre e sante sono infatti propriamente solo queste ultime, non l’edificio che le ospita.
Nello stesso tempo, tuttavia, l’onore reso a Dio dall’intera comunità credente si manifesta, o meglio può manifestarsi, in espressioni di gloria e di rendimento di grazia anche attraverso le <pietre> connesse e lavorate con arte per ospitare con dignità l’evento di una unità misteriosa in continuo accadimento, tra Dio e gli uomini, nel Corpo di Cristo, eucaristico ed ecclesiale insieme.
La recente, solenne dedicazione della Chiesa di Santa Maria in Assago, il 23 settembre 2003, ormai completata anche nell’assetto liturgico interno grazie all’intervento di architetti e artisti dei quali si parla in un’altra parte di questo stesso volume, ha proposto con limpida evidenza, di segni dal senso trasparente e di composto ordine rituale, tale significato, semplice e profondo. Parteciparvi, per noi che abbiamo disegnato l’edificio, che ne abbiamo seguito e orientato, momento dopo momento, la realizzazione; per noi che l’abbiamo visto crescere e compiersi in un volume articolato, in un organismo corporeo che strutturava in unità geometrie con valenze simboliche e moderne tecnologie costruttive, ha voluto dire ritrovare un esplicito legame tra esercizio professionale e fede personale. Al tempo stesso il rito della dedicazione ci ha indicato con autorevolezza lo scopo principale di un progetto d’architettura, il suo essere servizio rivolto ad una comunità prima che esercizio di abilità e fantasia personali.
La letteratura specialistica sul tema delle chiese di duemila anni di storia cristiana è immensa; esaminandola, anche solo a tratti, si coglie con estrema facilità che la costruzione di chiese è stata l’occasione, più volte attuata, di esprimere in forme esemplari una sintesi eccelsa di tutte le componenti della cultura coeva all’edificio. Il principio che la chiesa in pietre sia figura di quella composta da uomini, la vera chiesa si potrebbe dire con Sant’ Agostino, ha segnato in modo determinante la cultura figurativa e progettuale occidentale e la nostra cultura italiana. Gli edifici stessi ne sono testimoni esemplari.