La Santa Maria nei ricordi dei parrocchiani:
il cantiere visto da casa mia

testimonianza di Fina De Vivo Marafioti

Abito nel palazzo proprio dietro la chiesa e dal mio balcone al sesto piano ho seguito tutte le fasi della sua costruzione.

Mi ricordo il perimetro tracciato con il gesso sul campo vuoto e l’inizio di tutto il lavoro. Poi lo spianamento all’interno di questo perimetro, l’apertura del cantiere vero e proprio, il montaggio delle gru e di tutti i macchinari. Il periodo di palificazione delle fondamenta lo ricordo… con una certa angoscia. Oltre ad abitare dietro la chiesa, lavoro alla Scuola Elementare che le sta davanti, pertanto quelle giornate trascorse a sentire… BUM… BUM… BUM… con i muri che tremavano… sono state un po’ faticose.

Le colonne ed il rustico sono cresciuti relativamente in fretta, si vedeva ogni giorno qualcosa di nuovo.

Ma arriviamo al momento più spettacolare ed emozionante: il posizionamento delle tre cupole. Sono state montate pezzo per pezzo davanti ai nostri occhi e man mano che crescevano era logico chiedersi come sarebbe stato possibile metterle così in alto, al loro posto. Evidentemente, a ciascuno il suo mestiere! Gru poderose le hanno sollevate e posizionate perfettamente. Lo spettacolo   è stato veramente indimenticabile! Dalla mia postazione privilegiata, poi, l’ho seguito   passo per passo: ho filmato, fotografato tutto. Mi sono attrezzata per sedermi comodamente ed ho passato ore ed ore affacciata al balcone.

I risultati di questo lavoro sono sotto gli occhi di tutti: non è stata costruita solo una chiesa, ma una bella chiesa!