L’intitolazione della Chiesa e la statua della Madonna del Rosario
Di: Giampietro Livini
I nuovi Assaghesi si domandano perchè mai la chiesa è didicata a S.Maria.
“Quando sono arrivato nella parrocchia di S. Desiderio, alla metà degli anni ‘70, avevo letto da più parti dei vestiti della Madonna, ma non avevo idea a cosa si riferisse”.
Dalla lettura dei libri parrocchiali emerge che in anni precedenti al 1615 la Confraternita del S. Rosario aveva comperato una statua lignea e che probabilmente, per una legge arcivescovile del 1860 che proibiva le Madonne vestite, era stata deposta fuori dalla chiesa.
Solo nel 1982 la Madonna, ritrovata presso una famiglia, ritornò nella sua chiesa ed ai lavori di restauro parteciparono don Piero Cogliati, il falegname Bruno, il fabbro Gualtiero, l’orefice Pino, Mercedes e sua sorella, Maura, Jole, Ester e Sarina, che vennero coinvolte per il nuovo vestito. II 21 settembre 1986 la Madonna, esposta alla devozione della gente nella Chiesa di S. Desiderio, venne chiamata Regina delle Vittorie, Regina di Assago.
Ricordando quel giorno, don Enrico scriveva: “ora sapevo che Lei avrebbe pensato ad appianare tutte le difficoltà per la SUA NUOVA CHIESA: difficoltà di mezzi, di soldi, di persone …”
E’ sempre la statua della Madonna che il 21 maggio del 1988, è presente alla posa della prima pietra sull’area dell’edificanda nuova chiesa.
“Quando nel 1982 iniziò il progetto finalizzato alla costruzione della chiesa, pensai subito di dedicarla a S. Maria: il motivo è che nella vecchia chiesa le immagini della Madonna sono dominanti e inoltre la festa patronale è anch’essa dedicata alla Madonna del Rosario.
In quel periodo avevo invitato l’arch. Liliana Grassi, che aveva iniziato la preparazione dei disegni per la S. Maria, mentre stavo restaurando la chiesa vecchia, l’altare della Madonna e gli affreschi. Nel mio cuore era nato un dubbio: cosa dirà l’architetto se le proponessi di mettere nella chiesa quell’antica statua?
Lei trasformò il mio dubbio in una certezza: le cose brutte stanno male anche se sono rivestite d’oro. Questa Madonnina è proprio bella!”
Nel 1984, ricordando il pellegrinaggio in Terrasanta, scriveva:
“Mi trovavo nella moschea di Omar, una delle sette meraviglie del mondo, il padre passionista che ci faceva da guida spirituale, disse: “ricordati don Enrico che Dio vuole cose belle. Non fermarti di fronte alle difficoltà per la tua chiesa, continua e non avere paura”.
Fu allora che mi rivolsi al Dio che provvede e gli feci un voto: o Dio se mi darai la possibilità di costruire la chiesa bella, come me l’hai messa nelle mani, a Te Padre, Figlio e Spirito Santo, a onore di Maria, tua figlia, madre e sposa, e se mi consentirai di raccogliere i fondi per costruirla, io ti prometto che metterò i sassolini delle tua basiliche di Terrasanta nelle fondamenta della chiesa e quando saremo arrivati al tetto della costruzione tornerò qua con i parrocchiani per ringraziarti”.
E nel 1898, il 17 settembre durante la processione che si tiene nella terza domenica del mese, la statua della Madonna del Rosario venne portata per la prima volta nella chiesa da poco iniziata.
E così rimase e rimarrà per la devozione degli Assaghesi